L’estate è una stagione meravigliosa, dopo la primavera è quella che preferisco: si preparano le valigie, si pianificano viaggi, abbiamo più tempo per coltivare i nostri interessi, riprendere in mano buon libro o iniziare una nuova serie tv. Se sei a corto di idee per l'estate, mi permetto di consigliarti tre telefilm che ho amato e che mi hanno ispirata.
Sono tre telefilm diversi tra loro, ma ognuno dà uno spunto interessante sul modo di raccontare una storia. Credo che dai film e dalle serie tv si possa imparare molto sul linguaggio visivo e che possano essere d'ispirazione quando cerchiamo uno stile e un modo per raccontarci.
Al di là dei nostri gusti personali, ci sono storie che arrivano meglio di altre, nel tempo riescono a distinguersi perché suscitano in noi precise emozioni, impressioni e senzazioni, ci fanno incuriosire tanto da volerne sapere di più. Quello che mi interessa qui è l'approccio con il quale ognuno di noi intende "vedere", è un gioco per tentare di cogliere non tanto quello che in una storia viene detto, ma quello che non viene detto e che in qualche modo ci arriva come suggestione.
Mi piace pensare che se e quando guarderemo la prossima serie su Netlix, non lo facessimo solo per il gusto di passare il tempo. Vorrei che fosse un modo divertente per allenarci a guardare oltre e che grazie alla nostra sensibilità imparassimo a riconoscere quali elementi ci colpiscono e individuare quelli che insieme rendono una storia interessante.
Scegliendo tre telefilm provo a suggerirti un modo diverso di guardare, ma puoi tranquillamente ignorare tutto ciò e semplicemente goderti la visione :)
FARGO
Fargo è una serie tv del 2014 ideata da Noah Hawley che racconta tre storie diverse e autoconclusive. Questa è una delle cose che mi ha colpita: ogni stagione ha la sua storia che inizia e si conclude in 10 episodi, cambia la trama eppure c'è sempre una linea invisibile che le unisce. Inoltre, guardando una puntata di seguito all'altra è come se ogni stagione diventasse un lunghissimo film di 10 ore, interessante no? Il secondo elemento che mi ha colpito è stata la fotografia. I giochi di luce e ombre, la saturazione dei colori, le inquadrature, sono tutti elementi coerenti con una scelta stilistica che si ritroviamo in tutte e tre le stagioni. Altro punto di forza è la trama che si sviluppa nell’intreccio fra i personaggi a diversi gradi di profondità. A proposito, sono curiosa di sapere chi è il tuo personaggio preferito!
Ti consiglio di vederlo se ti piaciono la commedia nera, i thriller e i noir.
BLACK MIRROR
Anche in questo caso ti propongo una serie antologica di 3 stagioni, ma a differenza di Fargo, dove ogni storia si conclude con l’ultima puntata di stagione, in Black Mirror ogni puntata è una storia a sè Qui c'è un immaginario comune che viene raccontato.Tra le serie che ho scelto, questa è forse la più distopica, ci proietta in un futuro non così lontano, ci avvicina a sé raccontandoci di temi che conosciamo e che sentiamo ormai parte della nostra vita. Ci fa immaginare un mondo dove gli uomini e le donne vivono immersi nella tecnologia, che sempre più invadente mette a nudo i sentimenti comuni a tutti noi: l’egoismo e la solitudine (brividi per l’episodio “caduta libera”). In questa dimensione ognuno combatte la sua guerra personale davanti a uno schermo o dentro di esso, di fronte a un pubblico pronto a sentenziare, o nascosto nell’ombra senza rivelarsi mai.
Se ami la commedia nera, la fantascienza e i thriller psicologici, Black Mirror non ti deluderà.
THE AFFAIR - UNA RELAZIONE PERICOLOSA
Oh visto che, per citare Oscar Wild “una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti” mettiamoci un po’ di love in questa lista. The Affair è un telefilm del 2014, ideata da Sarah Treem e Hagai Levi. La trama tutto sommato è banale: c’è lui, c’è lei e c’è l’altra, il famoso triangolo. Ma se pensate che sia una storia d’amore tipo Via col Vento, beh non è così. No, The Affair è un telefilm che parla di relazioni e di emozioni, di tradimenti e di inganni, di segreti e di bugie e scava nel profondo, nella psiche dei personaggi. Ma la particolarità è il modo con cui il regista ha scelto di raccontare la storia. Ogni puntata si interrompe a metà per riprendere il punto di vista di un altro personaggio che racconta la sua versione della storia. Così le interpretazioni si moltiplicano e si intrecciano e rimaniamo nel dubbio chiedendoci: “Qual è la verità?”.
Consigliato per chi ama il dramma, i thriller psicologici e le storie d’amore non convenzionali.
Beh, spero di avervi incuriosito almeno un po’, se vuoi possiamo parlarne ancora e confrontarci sulla mia pagina facebook.
Grazie per essere passato, alla prossima settimana!